Il leone, il criceto ed il termovalorizzatore: non é favola sono i giochini della maggioranza.

La mozione che la maggioranza di centrodestra presenterà al consiglio del 30 dicembre contro la decisione di Auri di sospendere temporaneamente la costruzione del termovalorizzatore si configura come una manovra di pura propaganda politica. 


In primo luogo, è fondamentale chiarire che nessuno ha mai proclamato che il termovalorizzatore non si farà. La sospensione riguarda esclusivamente la scelta dell’azienda a cui affidare la costruzione, in seguito a una sentenza del TAR che evidenzia potenziali irregolarità e che potrebbe, in futuro, essere utilizzata per mettere in discussione il progetto stesso. Pertanto, parlare di un blocco definitivo della costruzione è fuorviante e serve soltanto a creare allarmismo tra i cittadini.


In secondo luogo, pensare che la decisione politica di Orvieto, possa influire sulle scelte, per altro già fatte di Auri, di sospendere la costruzione del termovalorizzatore é solo demagogia politica. Sembra solo un modo per creare dubbi sulle responsabilitä di un possibile ampliamento della discarica delle Crete, per giunta dalle informazioni che si trovano in internet, sembrerebbe  una decisione, già presa  dalla giunta Tesei.

Tale ricollocazione della responsabilità appare tendenziosa e strumentale, più orientata a salvaguardare la propria immagine politica che a garantire una reale trasparenza nei confronti dei cittadini.


In sintesi, secondo me, la mozione della maggioranza non è altro che un tentativo di capitalizzare politicamente su un tema delicato, senza apportare soluzioni concrete per la gestione dei rifiuti o per la tutela dell’ambiente. È cruciale che il dibattito su questioni così importanti si basi su fatti e verità, piuttosto che su strategie di comunicazione che mirano a distogliere l’attenzione dalle inefficienze amministrative.






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