La sindaca ed il suo concetto autoritaristico di governare la cittá.
Le pressioni politiche che la maggioranza accusa di subire non sono più un alibi sufficiente. I cittadini di Orvieto non possono più permettersi di vedere una gestione passiva e disattenta dei problemi locali. È tempo che l’amministrazione si assuma la responsabilità delle proprie azioni e affronti le questioni con serietà e determinazione.
Anche il mio ruolo di cittadino libero é finalizzato a contribuire, a questa nuova atmosfera di sfida. Esprimere le proprie opinioni e mettere in discussione le decisioni altrui è fondamentale in una democrazia. Ho cercato di stuzzicare il potere, non per creare caos, ma per stimolare un dibattito costruttivo e per ribadire che ogni voce conta.
La mancanza di rispetto, l’indifferenza, l’arroganza politica di questa maggioranza va denunciata.
Un sindaco dovrebbe incarnare i valori di ascolto, trasparenza e rispetto nei confronti di tutti i cittadini. È fondamentale instaurare un dialogo aperto, in cui ognuno si senta libero di esprimere le proprie idee e preoccupazioni. Un buon sindaco deve agire come punto di riferimento, lavorando attivamente per il bene della comunità, coinvolgendo i cittadini nelle decisioni e promuovendo una partecipazione attiva.
La nostra sindaca, si chiude in se stessa, nella stanza del potere, con i suoi scudieri fidati e non ha relazioni con i propri cittadini, se non quella di facciata, non solo non rappresenta tutti i cittadini, ma la sensazione é che non rappresenta nemmeno chi l’ha votata.
Ha una concezione del potere autoritaristico, non é abituata al confronto, non ama le critiche.
In conclusione, spero che questo rinnovato fermento politico possa portare i cittadini a vivere la politica in modo più attivo. È essenziale accompagnare chi è chiamato a fare scelte importanti, affinché queste siano più attente e rispettose nei confronti della nostra città. Ogni decisione deve tener conto del benessere collettivo, della nostra storia e della nostra identità.
Il futuro di Orvieto dipende da tutti noi. Incoraggio ognuno a partecipare al dibattito pubblico, a sollevare questioni e a far sentire la propria voce. Solo così possiamo costruire insieme una comunità più forte e consapevole
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