"Orvieto, giugno 2024: i miracoli della porchetta ed i lavori fatti in campagna elettorale sono già un ricordo"
Ad Orvieto, il malcontento dei cittadini cresce di fronte a una realtà che ormai sembra una regola non scritta: i lavori pubblici si vedono solo in campagna elettorale. Strade rattoppate in fretta, marciapiedi risistemati all’ultimo minuto e interventi improvvisati che appaiono più come tentativi per non essere attaccati dalla minoranza o da qualche sprovveduto cittadino, vedi i lavori annunciati a porta Maggiore o la ringhiera messa dopo due anni e mezzo
Questi lavori, spesso annunciati in pompa magna, finiscono per diventare una presa in giro. Non sono parte di un piano strutturale, ma piuttosto azioni estemporanee che si limitano a mascherare il degrado, lasciando i veri problemi irrisolti. Non appena la campagna elettorale si è chiusa, si sono chiusi anche i cantieri, e le promesse di interventi duraturi svaniscono come fumo nell’aria.
L'eccezione riguarda la scuola di sferracavallo, soldi derivati dal pnrr, lavori per altro fermi con i bambini costretti a stare in un locale a bardano, affittato a circa 5000 euro al mese.
I cittadini, ormai disillusi, osservano con amarezza questa dinamica. Si vedono trattati non come una comunità da servire, ma come una platea da convincere con gesti simbolici e poco sostanziali, il panino con la porchetta, l'erba tagliata qualche giorno prima delle elezioni, i marciapiedi rifatti, insomma trattati come persone non pensanti.
Così, mentre le promesse elettorali si accumulano, la porchetta oramai è digerita, le strade si riempiono di operai solo per qualche settimana, resta il dubbio amaro: questa città merita davvero di essere governata con così poca serietá?
Tutti da che mondo è mondo hanno fatto questo e loro non si sono distinti
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